Post o articoli LinkedIn: cosa è meglio?

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Pubblicare contenuti è il modo migliore per costruire la tua reputazione su LinkedIn. Per fare personal branding, raggiungere il pubblico che ti interessa, devi pubblicare contenuti di valore che ti permettono di ottenere l’attenzione e il coinvolgimento di queste persone.

Su LinkedIn ci sono due tipologie di contenuti: post e articoli. I post possono essere di solo testo, accompagnati da slide, fotografie, video, oppure sondaggi e, più recenti, i caroselli.

Gli articoli invece sono contenuti di testo più lunghi, in cui inserire link, hashstag, menzioni, foto e video. Sono messi a disposizione da LinkedIn in Publishing (ex Pulse), un vero e proprio blog che si trova all’interno del Profilo.

Post o articoli LinkedIn: differenze

Qui ci concentriamo sulle due tipologie per capire quando è meglio pubblicare un post o un articolo, quali differenze ci sono, per decidere cosa utilizzare e quando.

Cominciamo dicendo che non c’è una cosa meglio dell’altra servono entrambi.

“Posts are for engagement and Articles are for credibility.”

“I post servono per l’engagement e gli articoli per la credibilità”.

Non so chi ha detto questa frase (chiedo venia all’autore), ma definisce bene l’importanza di entrambi i formati. 

Generalmente su LinkedIn, lo avrai notato, i post ottengono più coinvolgimento rispetto agli articoli: più visualizzazioni, più commenti, più like. I post sono più facili da leggere ma hanno una vita più breve, gli articoli ottengono meno visualizzazioni ma più significative e soprattutto in un arco di tempo molto più lungo.

Le visualizzazioni: una vanity metrics

Quando pubblichi un post su LinkedIn vedi apparire in basso un numero che si incrementa con il tempo e che ti indica il numero di visualizzazioni. Quello non è il parametro con cui valutare il successo del tuo post. Ciò che davvero conta è il coinvolgimento, sono i like, i commenti e le condivisioni che ne determinano il successo.

Per conteggiare una visualizzazione è sufficiente che un tuo contenuto passi per 3 secondi (tre secondi!) davanti agli occhi di un utente mentre fa scorrere, con il suo pollice sullo smartphone, il feed di LinkedIn. Ma in 3 secondi cosa ha visto? Ecco, appunto…

Quello delle visualizzazioni è un dato effimero: a parte alimentare il nostro ego, quel numero più che altro misura quanto viene distribuito un post. Non sto dicendo che non significa nulla, ma non è così importante come si è portati a credere.

Quando pubblichi un articolo, si crea il post con il dato delle visualizzazioni, ma cliccando su “Vedi statistiche” (sempre sotto ma a destra), accedi all’Analisi del post. Qui ritrovi il dato delle visualizzazioni (Scoperta) e più sotto il “Rendimento dell’articolo”, cioè il numero di volte che l’articolo è stato aperto: un numero più basso ma molto più significativo.

Gli articoli sono indicizzati

Dobbiamo tenere conto anche di un altro aspetto: i post sono più difficili da recuperare, bisogna scorrere la sezione Attività. Gli articoli invece si trovano più facilmente perché sono tutti elencati in una sezione dedicata e un utente può scoprirli in un secondo momento. 

Ma soprattutto gli articoli LinkedIn sono indicizzati dai motori di ricerca e possono quindi essere scoperti da utenti anche fuori da LinkedIn, dipende dalle impostazioni del tuo Profilo pubblico. 

Infine l’indicizzazione degli articoli LinkedIn è migliorabile anche alla luce delle recenti modifiche con cui è possibile inserire un titolo e una descrizione SEO.

Quando è meglio un post e quando un articolo

Alla luce di quello che hai appena letto, il consiglio è di utilizzare i post quando puoi raccontare qualcosa in meno di 3000 caratteri e vuoi corredare quel testo con una foto, un video, delle slide. Questo ti porterà engagement e visibilità ma con durata limitata.

Usa invece gli articoli per raccontare qualcosa che contribuisca a migliorare nel tempo la tua autorevolezza, la tua reputazione. Hai a disposizione 125mila caratteri. 

Scrivi un articolo per:

  • commentare in modo dettagliato un fatto importante, aggiungendo la tua opinione
  • aiutare l’utente, istruzioni su “Come si fa a…” oppure “5 cose per migliorare…”
  • articoli evergreen con consigli sempre validi nel tempo 

Se invece hai intenzione di scrivere in modo regolare puoi attivare la newsletter di LinkedIn, pubblicando in modo costante articoli, con cadenza regolare, raccogliendo iscritti e costruendo una tua community di lettori.

Suggerimento finale

Se hai un blog, vuoi pubblicare un articolo e poi vuoi farlo anche su LinkedIn il consiglio è pubblica prima sul blog ed eventualmente poi ripubblica l’articolo sul Profilo modificando l’incipit e il titolo, ma non fare il contrario perché rischi di essere penalizzato da Google come contenuto duplicato.

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